Uomo politico e letterato italiano.
Discendente del ramo ferrarese della famiglia fiorentina degli Strozzi, svolse
mansioni importanti per conto dei principi Borso ed Ercole d'Este. Nel 1497 fu
nominato giudice dei Dodici Savi, la suprema magistratura civile, cui
associò il figlio Ercole. Inviso al popolo per l'imposizione di nuove
tasse nel tentativo di risanare il bilancio di Ferrara, la sua fama si lega
più al letterato che al governatore. Esponente dell'Umanesimo ferrarese,
compose in latino egloghe, epigrammi ed eleganti elegie, che risentono
dell'influsso dei grandi poeti classici. Le sue composizioni furono pubblicate
da A. Manuzio insieme a quelle del figlio Ercole (Ferrara 1424-1505).